I bisogni nutrizionali dell'anziano sano e fragile
3 agosto 2015, dalle 09.00 alle 17.00
Luogo: Sala Conferenze “Luisella Sironi”, Edificio U4, Aula 8, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Piazza della Scienza, Milano
Partecipanti: esperti e specialisti di settore, associazioni e gruppi d’interesse, pubblico (sino a 200 persone). Evento trasmesso in web streaming
In molti paesi occidentali, quale risultato della riduzione dei tassi di natalità e mortalità, la proporzione dei soggetti anziani (convenzionalmente ≥65 anni) è progressivamente aumentata e attualmente (2014) raggiunge circa il 15% in USA, 21% in Italia e Germania, fino a punte del 25% in Giappone. Entro l’anno 2030, il fenomeno “aging” raggiungerà un picco, con la popolazione anziana che supererà il 20% in USA, e simili incrementi si osserveranno a livello mondiale.
In questo scenario demografico, la nutrizione – che include le abitudini e le preferenze alimentari dei singoli – assume il ruolo di determinante maggiore relativamente allo stato di salute a lungo termine di ogni singolo individuo. Infatti, essa rappresenta uno dei fattori inerenti lo stile di vita che contribuisce sia allo sviluppo che alla progressione delle malattie croniche quali, in particolare, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative, il diabete, e i tumori. Questi concetti assumono un valore ancor più rilevante in quanto l’invecchiamento di per sé è responsabile di cambiamenti in numerosi aspetti fisiologici correlati alla nutrizione, e incrementa la suscettibilità verso le suddette malattie croniche. Ciononostante, gli interventi nutrizionali rappresentano un’opportunità ancora sottostimata per quanto riguarda il mantenimento della salute dell’anziano, ma anche per il contributo che possono offrire nel ridurre la spesa sanitaria ascrivibile alla popolazione geriatrica. Una sfida maggiore nel campo della nutrizione per i decenni a venire sarà anche la definizione dei bisogni nutrizionali appropriati per gli anziani, sia in termini di fabbisogno che di prevenzione/rallentamento delle patologie croniche correlate alle cattive abitudini alimentari.
Per esplorare e discutere questi argomenti, il simposio è stato organizzato in quattro sezioni:
1) il rispetto delle preferenze e dei gusti alimentari negli anziani,
2) aspetti medici,
3) il “cattivo” consumo nella popolazione anziana,
4) nutrirsi in isolamento.
I relatori invitati sono tutti riconosciuti come esperti internazionali nel campo dell’invecchiamento e nutrizione. Pertanto, il simposio stesso vuole rappresentare un’opportunità per promuovere lo scambio culturale e nuovi progetti di collaborazione tra le varie istituzioni.
Per ragioni organizzative, la partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi cliccando qui